Il check-up cutaneo  è un esame strumentale che si affianca a quello clinico dermatologico (osservazione che si avvale anche della dermatoscopia) per la valutazione dello stato di salute e funzionalità della pelle. Attraverso il check-up cutaneo è possibile conoscere lo stato effettivo dell’invecchiamento cutaneo e scegliere di conseguenza il giusto trattamento ambulatoriale (biorivitalizzazione laser o mediante luce, peeling, filler, ecc.) e, soprattutto, personalizzare trattamenti cosmetici domiciliari per la correzione degli inestetismi.

Immagine multispettrale 3D

Quanto dura il controllo?

Per un corretto check-up cutaneo sono richiesti in genere 20-30 minuti.

Come si esegue un check-up cutaneo?

L’esame viene eseguito da un operatore specializzato in diagnostica dermatologica non invasiva che si avvale di strumenti particolari, come la fotografia polarizzata e quella multispettrale.

Questi strumenti consentono di valutare la presenza di eccesso di melanina (macchie cutanee) e vascolare (eritrosi e teleangectasie del volto), oltre a consentire uno studio 3D delle rughe del volto, collo e décolleté.

La dermatoscopia (nota anche come microscopia o dermoscopia ad epiluminescenza) è l’esame delle lesioni pigmentate della pelle e delle mucose che viene eseguito con un “dermatoscopio”.

Melanoma maligno cutaneo in soggetto di 19 anni, spessore 0,5 mm

Questo strumento è tradizionalmente costituito da un ingranditore ottico (tipicamente x10), una sorgente di luce non polarizzata, una lastra trasparente e un mezzo liquido (olio di paraffina) tra lo strumento e la pelle che consente la visione delle lesioni cutanee senza l’ostacolo dei riflessi della superficie cutanea.

I dermatoscopi moderni rinunciano all’uso del mezzo liquido e usano invece la luce polarizzata per cancellare i riflessi della superficie della pelle. Quando le immagini o i videoclip vengono acquisiti ed elaborati digitalmente, lo strumento può essere definito un “dermatoscopio digitale per epiluminescenza“.  Questo strumento è utile ai dermatologi per distinguere le lesioni benigne da quelle maligne specialmente nella diagnosi precoce del melanoma.

Chiamata anche chirurgia micrografica di Mohs, è impiegata per trattare il cancro della pelle. Questo tipo di intervento ha un vantaggio unico: durante l’intervento il chirurgo può vedere fino a che punto arriva il cancro. Questo non è possibile con altri tipi di trattamento per il cancro della pelle. La capacità di vedere dove si ferma il cancro dà alla tecnica di Mohs due importanti vantaggi

  1. Ha un alto tasso di guarigione.
  2. Permette di avere una pelle sana priva di cellule cancerogene. Ciò è particolarmente importante quando il cancro della pelle si sviluppa in un’area con poco tessuto, come ad esempio palpebra, orecchio o mano.

 

Dove si esegue?

Durante l’intervento di Moh, la maggior parte dei pazienti rimane sveglia e vigile. Ciò significa che Mohs può essere tranquillamente eseguito in uno studio medico o in una sala operatoria. L’intervento è indolore e viene effettuato in anestesia locale.

 

Quando è raccomandabile la chirurgia di Mohs?

La tecnica Mohs è la chirurgia raccomandata per i tumori cutanei, come il carcinoma a cellule basali (BCC) o il carcinoma a cellule squamose (SCC). Mohs è assolutamente consigliata quando il tumore è aggressivo o di grandi dimensioni. Mohs è indicato anche nella rimozione del melanoma in fase superficiale. I pazienti trattati con questa tecnica hanno buoni risultati. Inoltre ha un alto tasso di guarigione e il chirurgo plastico rimuove la minore quantità di cute necessaria per guarire il cancro della pelle.